Sono i nuovi leader della Fiorentina anche se vestono la maglia viola ormai da tre stagioni, ma soprattutto sono entrambi l’esempio di come con il lavoro si possa raggiungere qualsiasi obiettivo. Luca Ranieri e Rolando Mandragora sono l’emblema di una squadra che non si arrende mai, nemmeno a Siviglia dove il gol del capitano nasce proprio da un’intuizione del centrocampista. Come scrive il Corriere Fiorentino, quella del capitano è una storia di dedizione e spirito di sacrificio, fin dall’estate del 2022 quando si ritrovò fuori dai convocati per il ritiro di Moena. Di lui pareva che la Fiorentina potesse farne a meno, ma Italiano lo ributtò dentro per via delle liste che obbligarono la società a trattenerlo. Dal quel momento ha scalato le gerarchie, e nonostante a Roma non ci sarà per squalifica, la fascia di capitano toccherà proprio a Rolly.


Corriere Fiorentino
Ranieri-Mandragora, la classe operaia al potere. I nuovi leader viola
Classe operaia
—Quella del centrocampista è stata un’escalation simile, per un giocatore che in questa stagione si ritrova a sognare una chiamata in Nazionale a suon di prestazioni e gol. A Siviglia ha sfiorato il nono centro in stagione, ma la sua è l’immagine di un altro senatore del gruppo cresciuto a dismisura e diventato imprescindibile. Uscito dalla scomoda ombra di Torreira e superati i guai fisici, il mediano napoletano non è più un gregario, almeno per Palladino e la sua presenza è diventata una costante. Con 8 gol e 5 assist in 38 presenze tra campionato e coppa Mandragora è il secondo marcatore viola e domani all'Olimpico dirigerà nuovamente il traffico visto il momento difficile di Fagioli e lo stop di Cataldi. Poi dopo West Ham e Olympiacos, la caccia alla terza finale consecutiva di Conference. Stavolta con - si spera - un epilogo diverso per mandare la classe operaia in paradiso.
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