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Corriere Fiorentino

Prandelli, Gattuso e Palladino: a Firenze le dimissioni una consuetudine?

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Quanti dimissioni alla Fiorentina?
Redazione VN

Dal 2019 a oggi, la Fiorentina ha cambiato sei allenatori e registrato tre dimissioni, segno di una gestione societaria tutt’altro che stabile sotto l’era Commisso. Il primo a essere sollevato fu Vincenzo Montella, dopo soli 17 punti in 17 giornate. Al suo posto arrivò Giuseppe Iachini, che visse un’altalena di conferme, esoneri e richiami, riuscendo infine a salvare la squadra, nonostante le critiche. Tra le figure più emblematiche c’è anche Prandelli, primo tecnico a dimettersi in questa fase storica, spiegando successivamente che l’ambiente fiorentino gli aveva generato un’ansia mai provata prima.

Un altro caso emblematico fu quello di Gennaro Gattuso, che firmò ma lasciò dopo appena 23 giorni, lamentando promesse non mantenute e tensioni legate a conflitti d’interesse tra procuratori, come nel caso di Jorge Mendes. Commisso, intervenendo pubblicamente, spiegò che non avrebbe mai accettato di negoziare con un agente che rappresentava contemporaneamente allenatore, calciatore e club. Dopo il fugace passaggio di Gattuso, fu Vincenzo Italiano a dare finalmente una certa stabilità alla panchina, restando per tre stagioni consecutive.


Il recente addio di Palladino, ultimo in ordine di tempo a dimettersi, conferma una tendenza anomala nel panorama della Serie A: a Firenze, le dimissioni da parte degli allenatori sembrano essere diventate una consuetudine più che un’eccezione. Ogni episodio ha motivazioni diverse, ma tutti riflettono le difficoltà di un ambiente complesso e di una gestione societaria che fatica a garantire continuità tecnica. Lo scrive il Corriere Fiorentino.