La Fiorentina ha a disposizione un tesoretto di circa 50 milioni di euro, derivante dai mancati riscatti di Adli, Colpani, Folorunsho e Zaniolo, con cifre che sommate raggiungono i 46 milioni. A questi si potrebbero aggiungere altri 4 milioni nel caso in cui Cataldi decidesse di tornare alla Lazio. Le decisioni sui mancati acquisti sono arrivate in alcuni casi di comune accordo con i giocatori, in altri per volontà unilaterale della società. Questo capitale rappresenta un'importante risorsa da reinvestire sul mercato, dopo che alcuni obiettivi della sessione precedente non sono andati a buon fine.


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Pradè a casa, torna oggi al VP. Pronto un tesoretto da 50 milioni
Nel frattempo, la Fiorentina ha confermato i riscatti condizionati di Robin Gosens (7,5 milioni) dall’Union Berlino e di Nicolò Fagioli (13,5 milioni) dalla Juventus, due innesti considerati fondamentali per il progetto tecnico. Il direttore sportivo Daniele Pradè, dopo qualche giorno di pausa e riflessione, è tornato operativo: ha già contribuito al rinnovo di De Gea e ora è impegnato nella scelta del nuovo allenatore, dopo l’addio di Palladino. Il suo obiettivo è costruire una squadra competitiva partendo da una solida base di 12-14 calciatori già presenti in rosa.
Con i 50 milioni disponibili, Pradè ha già indicato i primi due obiettivi concreti: un vice Kean e un vice Dodô, figure ritenute necessarie per completare l’organico e colmare le lacune emerse nella scorsa stagione. La strategia non prevede rivoluzioni, ma innesti mirati per alzare il livello complessivo della squadra. Grazie a una buona situazione economica e all’assenza di vincoli di spesa imposti dal fair-play finanziario (salvo il limite del 70% dei ricavi per il monte ingaggi), la Fiorentina ha la possibilità di operare con flessibilità per rafforzare il gruppo e ricompattare l’ambiente dopo le recenti tensioni. Lo scrive il Corriere dello Sport.
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