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FLORENCE, ITALY - AUGUST 25: Pietro Comuzzo of ACF Fiorentina in action during the Serie match between Fiorentina and Venezia at Stadio Artemio Franchi on August 25, 2024 in Florence, Italy. (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)
Questa mattina, La Repubblica, si dedica al muro difensivo di Raffaele Palladino. Partendo dai due pilastri centrali; Comuzzo e Ranieri che, in uno sport dove i riflettori sono tutti per chi gioca nei 50 metri finali di campo, i due ragazzi cresciuti nel settore giovanile viola esaltano i tifosi al pari dei gol fatti. Ma il merito non è soltanto del duo sopra citato; L’alchimia dietro la fase difensiva viola è uno straordinario connubio di forza, esperienza, vivacità ed intelligenza tattica. Con un portiere tornato fra i migliori al mondo come De Gea, due treni come terzini: Dodo e Gosens. Tanto equilibrio ti permette così di schierare anche molti giocatori offensivi. Perché la solidarietà in campo è realmente totale. L’ultimo attacco infrantosi sul muro viola è quello del Cagliari dopo quelli a quelli di Venezia, Empoli, Lecce, Genoa, Torino e Como parlando solo di campionato.
La Fiorentina ha tenuto la porta inviolata in 7 gare su 14. Ancor più clamoroso è il dato dei secondi tempi: un solo gol subito, quello di Pulisic nella vittoria viola del Franchi. A dimostrazione della concentrazione totale del reparto difensivo viola sono le zero reti nell'ultima mezz'ora di gioco. La classifica sontuosa sta spingendo una città a sognare; i tifosi amano il fascino del calcio offensivo ma in questo periodo si esaltano nello stesso modo per un recupero, una scivolata, una respinta disperata. La Fiorentina è la miglior difesa della competizione al pari di Juventus e Napoli con 10 reti subite. Il prossimo passo sarà riuscire a dare minuti a chi in stagione non ne ha trovati ma frattempo la Fiorentina si gode la propria retroguardia. Lo riporta La Repubblica
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