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Ernesto Poesio, sulle pagine del Corriere Fiorentino, ha analizzato la sconfitta della Fiorentina contro il Panathinaikos. Ecco le sue parole:
Corriere Fiorentino
Ernesto Poesio, sulle pagine del Corriere Fiorentino, ha analizzato la sconfitta della Fiorentina contro il Panathinaikos. Ecco le sue parole:
E meno male che alla fine i gol del Panathinaikos sono stati «soltanto» tre. E che quel tiro a girare di Djuricic si sia stampato sul palo con Terracciano, ancora una volta, battuto. La qualificazione, insomma, sembra ancora alla portata della Fiorentina considerando il ritorno al Franchi dove, c’è da augurarselo pena l’eliminazione, l’atteggiamento dei viola sarà molto diverso. È necessario accontentarsi di aver limitato i danni insomma, per una Fiorentina che ad Atene ha mostrato ancora una volta la parte peggiore di sé. Senza precisione, senza trame offensive degne di nota e sostituite da pallate nella speranza di innescare Kean, i viola erano anche riusciti a pareggiare dopo l’avvio choc ma più grazie ai limiti tecnici della difesa greca che per particolari meriti offensivi. Certo, se si parla di errori (ma andrebbero chiamati orrori) la retroguardia di Palladino ieri non si è fatta mancare niente. Dalle voragini dei centrali e all’inadeguatezza di Terracciano (davvero in una partita così importante l’alternanza in porta è necessaria? Ci permettiamo di dubitarne), la partita di Atene ha mostrato tutta la fragilità di una Fiorentina confusionaria e mai dominante come invece avrebbe richiesto il divario tecnico tra le due squadre.
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