Palladino e il 3-5-2: tornare al passato per combattere la crisi

La Fiorentina sembra dare il meglio di sé nei momenti di emergenza, come dimostrato nella recente partita contro l’Inter, ma la sfida contro il Lecce arriva in un momento critico per la classifica e con numerose assenze. L’ultimo forfait è quello di Folorunsho, colpito nuovamente nello stesso punto infortunato, che si aggiunge a una lista già lunga di indisponibili, tra cui Adli e lo squalificato Richardson. Palladino, per far fronte alla situazione e interrompere la serie negativa, sta pensando a un cambio tattico, passando a un 3-5-2 più solido rispetto alle precedenti varianti di modulo utilizzate. (COME DETTO DA VN)

Con Kean ancora fuori, l'attacco sarà affidato a Beltran e Zaniolo, mentre a centrocampo ci sarà una linea folta con Dodò e Gosens sulle fasce e Mandragora, Cataldi e Fagioli (finalmente schierato nel suo ruolo naturale) in mezzo. In difesa, davanti a De Gea, il terzetto titolare dovrebbe essere formato da Comuzzo, Pongracic e Ranieri, con Pablo Marí in ballottaggio. Il tecnico viola dovrà fare affidamento anche su alcuni giovani della Primavera, pronti a subentrare dalla panchina.

Oltre alla necessità di tornare alla vittoria, la Fiorentina deve risolvere due problemi chiave: la fragilità difensiva, con la porta rimasta inviolata solo una volta nelle ultime dodici gare, e l’astinenza offensiva, con il digiuno di gol che dura da 226 minuti. Con uno stadio Franchi tutto esaurito, la squadra dovrà mostrare compattezza e ritrovare concretezza per rilanciare le proprie ambizioni. Lo scrive La Nazione.