Albert Gudmundsson è al centro del progetto tecnico di Stefano Pioli, che vuole trasformarlo in un’arma decisiva per la Fiorentina. Per esaltare le sue qualità, il tecnico ha scelto di alleggerirlo dai compiti difensivi che lo limitavano quando agiva da trequartista puro dietro le punte. L’inserimento di Ndour al posto di Dzeko ha infatti liberato l’islandese dal dover rincorrere avversari e palloni, consentendogli di concentrarsi maggiormente sulla fase offensiva, dove può fare la differenza.

La Nazione
Nazione: “Gudmundsson e la missione di Pioli. Ecco l’obiettivo da raggiungere”
Durante l’estate Gudmundsson ha mostrato grande spirito di sacrificio, adattandosi alle richieste del nuovo allenatore e dimostrando disponibilità a lavorare per la squadra. Tuttavia, Pioli ha capito che il prezzo da pagare era troppo alto in termini di incisività sotto porta. Con il nuovo assetto, “Gud” si è subito espresso meglio, trovando maggiore libertà accanto a Kean e risultando molto più pericoloso in zona offensiva, pur con qualche imprecisione nella scelta finale nell’arco del primo tempo.
Nella ripresa contro il Polissya, però, Gudmundsson ha tirato fuori tutta la sua qualità, firmando con un diagonale preciso il gol dello 0-3, il decimo della sua carriera in competizioni UEFA. Pioli lo vuole meno legato al compito di cucire il gioco e più orientato alla profondità, sfruttandone velocità, spunto e talento da vero numero 10. L’obiettivo dichiarato è chiaro: rendere Gudmundsson un attaccante letale, capace di decidere partite importanti e di essere un punto di riferimento costante nell’attacco viola. Lo scrive la Nazione.
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