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Nazione: “Durante la sosta Vanoli proverà la difesa a 4, ma serve tempo”
In questi primi giorni da allenatore della Fiorentina, Paolo Vanoli si è mostrato più psicologo che tattico. Con solo un paio di allenamenti alle spalle prima del debutto di Genova, l’urgenza non era quella di rivoluzionare la squadra, ma di restituirle fiducia e stabilità. La priorità è stata ritrovare compattezza mentale e capacità di reagire nei momenti difficili, un aspetto che troppo spesso era mancato in stagione. Contro il Genoa, dopo il gol di Ostigard, la Fiorentina ha mostrato un segnale di crescita: invece di crollare, ha avuto la forza di rispondere subito, restando dentro la partita fino alla fine. È da questa base emotiva che Vanoli vuole ripartire per costruire la sua Fiorentina.
Sul piano tattico, i cambiamenti veri arriveranno durante la sosta. Nonostante le numerose assenze per le nazionali, l’allenatore potrà comunque contare su un gruppo consistente per sperimentare nuove soluzioni. Una delle prime novità sarà la possibile transizione verso una difesa a quattro, che Vanoli testerà negli allenamenti per valutarne pro e contro prima di una decisione definitiva. Sotto osservazione anche la trequarti e l’attacco, con particolare attenzione alle condizioni di Moise Kean, ancora in recupero, e di Robin Gosens, che sembra in netto miglioramento e punta a rientrare contro la Juventus.
Questa sosta sarà cruciale, l’ultima prima di un ciclo di partite che potrebbe segnare la svolta della stagione. Dopo le sfide difficili con Juventus e Atalanta, la Fiorentina affronterà un calendario più accessibile — Sassuolo, Verona, Udinese, Parma e Cremonese — gare in cui sarà obbligatorio fare punti per risalire la classifica. Parallelamente, in Conference League, l’obiettivo di Vanoli è quello di mettere al sicuro la qualificazione agli ottavi entro marzo, per poter concentrare tutte le energie sul campionato. La rinascita viola, insomma, passerà da lavoro, pazienza e un cambio di mentalità prima ancora che di modulo. Lo scrive la Nazione.
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