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Mandragora: “Vi svelo il segreto di Palladino. Juventus? Aspettative altissime”
Ne ha tante da dire Rolando Mandragora. Lui che ormai ha fatto di Firenze casa sua e della Fiorentina la sua vita. Da Vincenzo Italiano a Raffaele Palladino, si sta togliendo tante soddisfazioni grazie ai sacrifici. Un'altra parte della sua intervista alla Gazzetta dello Sport:
Come ho fatto a prendermi Firenze? Col lavoro e aspettando il momento. Non avevo iniziato male, ma ho avuto l'infortunio al ginocchio sinistro, la squadra ha vinto le famose otto partite di fila e ho dovuto recuperare. Ringrazio tanto lo staff medico. Lo merita. Di loro si parla poco. Palladino? Ogni tanto il dialetto ci scappa. È vicino a noi, ha la capacità di capire i caratteri.
L'esperienza al Torino e alla Juventus? Ebbi gli infortuni, due operazioni in un anno e non ero pronto. Mi sono messo in gioco sia a Pescara che a Crotone che a Udine, dove ho fatto il primo salto e sono cresciuto. La cifra del mio acquisto fece sensazione, le aspettative erano altissime, ma non ero uno che buttava giù le porte da solo: giocai con tutti e quattro gli allenatori, poi mi ruppi il crociato. Ma anche il Toro ha avuto grande importanza nella mia carriera, in granata ritrovai anche la Nazionale, che ora è un obiettivo. Davide Nicola, che avevo già avuto a Udine, mi fece capitano per la prima volta in A. Soprattutto a livello umano è speciale
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