Sabiri verso una nuova occasione nella Fiorentina? Pioli gli sta dando un'altra possibilità: prossime settimane decisive
Ancora una chance per Abdelhamid Sabiri, ieri con la numero sedici sulle spalle, alla ricerca di spazi in mezzo al campo, in una posizione più arretrata rispetto a quella a cui siamo abituati. E come scrive il Corriere dello Sport, per lui non è una novità: lo sa bene Stefano Pioli, che lo ha conosciuto - da avversario - nei mesi in Arabia. Si sono incrociati anche lo scorso 16 maggio (1-1 il finale) in una gara tra Al-Nassr e Al Tawoun. Lì Pioli ha scoperto un calciatore tecnicamente dominante, a tratti imprendibile sulla trequarti. E adesso, ritrovandoselo al Viola Park, ha deciso di dargli una chance.
In attesa di capire se sul mercato arriverà qualcos'altro oltre a Sohm, in questa fase il tecnico emiliano sta dando una possibilità a tutti in quella zona, in mezzo al campo. Lo ha fatto ieri anche con Sabiri, partito a fianco di Bianco, più o meno sulla stessa linea, ma dal lato opposto del campo, rispetto a Fazzini. Un centrocampo 'leggerino' ma con qualità da vendere. Lui ha risposto con una prova con alti e bassi, come quella di tutta la Fiorentina, facendo vedere però una brillantezza a livello di gambe e una volontà di essere nel vivo del gioco, che avranno sicuramente fatto piacere allo stesso Pioli.
Da qui all'affermare che il progetto-Sabiri, ad agosto 2025, abbia ancora ragione di rimanere in piedi per la Fiorentina il passo è lungo, intanto però in Inghilterra si sta studiando un nuovo-vecchio ruolo per lui, da mezzala di inserimento e non più solo da trequartista.
Certo è che per tutti, staff tecnico ma anche compagni, con cui si è integrato alla grande (lo dimostrano le foto e i sorrisoni con Kean, Gudmundsson e soci fuori dal campo), non è più un esubero. E questo è già un primo mezzo-miracolo del Sabiri parte tre in versione viola. I prossimi giorni - e i prossimi test con Nottingham Forest e Manchester United - ci diranno se si tratta solo di un'allucinazione estiva o se davvero, a due anni e mezzo dal suo acquisto, il classe '96 troverà una sua ragione di esistere nell'universo viola.