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La psicologa: “Si riapre una ferita aperta, ma Fagioli è un’altra persona”

Fagioli
Fagioli e il gioco d’azzardo: tra solitudine, fragilità e il bisogno di sentirsi vivo
Redazione VN

Sono emersi nuovi retroscena sul caso delle scommesse che coinvolge alcuni calciatori, suscitando reazioni forti, come quelle di Bellanova e Zaniolo, citati in messaggi controversi. Fagioli, ex Juve e ora alla Fiorentina, ha pubblicato un post social con una foto della squadra e la frase “A domani”, accompagnata da cuoricini, seguita da una citazione di Paulo Coelho sull'importanza del presente. Per approfondire la vicenda, TuttoSport, ha intervistato la psicologa Sara Vengust, che ha partecipato a incontri in cui Fagioli ha parlato della sua esperienza con la ludopatia, insieme al suo psichiatra, il dottor Paolo Jarre.

Perché un calciatore scommette?

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Ci sono vari fattori di rischio che possono favorire la dipendenza dal gioco d’azzardo, legati alla personalità, all’ambiente in cui si cresce e alla solitudine. Fagioli, ad esempio, ha raccontato di essere andato via di casa a 14 anni per la Juventus, trovandosi in un contesto economicamente privilegiato ma socialmente isolante. Questo, unito a tratti come impulsività, difficoltà a gestire le emozioni e introversione, può aver contribuito al suo problema. La sua vicenda è diventata nota perché ha scommesso grosse somme, avendo disponibilità economica, ed essendo un personaggio pubblico. Ma non è un caso isolato.


Sono usciti fuori nomi di molto giocatori. La cosa che li accomuna è la voglia di vivere delle emozioni come l'adrenalina, è così?

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Si, certo. Fagioli a teatro ha descritto questi lunghi pomeriggi in cui era da solo. Fagioli si è trovato in un contesto dove i compagni erano più grandi o già inseriti nel territorio, e il gioco assumeva anche un valore relazionale. In più, si trattava di gioco clandestino, una realtà più nascosta e rischiosa, che comporta conseguenze più gravi.

Colpisce leggere frasi di Fagioli sui compagni che perdono soldi. Che meccanismi subentrano? 

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Il gioco d’azzardo può avere effetti simili a quelli di una sostanza, alterando il comportamento e la fisiologia delle persone. Chi ne è coinvolto può cambiare profondamente e agire spinto dal disagio interiore. In casi come quello di Fagioli, il contesto era aggravato da debiti e dalla presenza di persone legate al giro delle scommesse clandestine, un ambiente pericoloso da cui è difficile uscire.

Ora comincerà un nuovo periodo non semplice per lui

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Con il riemergere della vicenda, per Fagioli si riapre una ferita che sta cercando di sanare. I clinici, in questi casi, cercano di riconoscere e affrontare la fragilità, la solitudine e l’isolamento alla base del problema.

Si può ipotizzare che il Fagioli ludopatico non esista più?

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Me lo auguro per lui, perché ha fatto un grane sforzo. Lui stesso ha detto: spero che sia un capitolo chiuso, ma bisogna tenere la guardia alta in ogni momento