Viola News
I migliori video scelti dal nostro canale

La Nazione

La Nazione si chiede: “In caso di pace, come si fa a ripartire da Palladino?”

Palladino, Pradè
Il quesito de "La Nazione"
Redazione VN

Le dimissioni di Raffaele Palladino dalla Fiorentina sarebbero nate da un senso crescente di malessere e mancato apprezzamento da parte della tifoseria, nonostante il sostegno pubblico del presidente Commisso, che lo aveva definito “come un figlio”. Il rapporto mai pienamente sbocciato con la piazza, in particolare dopo le contestazioni contro il Bologna e i cori critici dei tifosi a Udine, avrebbe minato la motivazione dell’allenatore.

Ad oggi non è ancora arrivata una comunicazione scritta ufficiale, e la dirigenza – rappresentata da Ferrari e Pradè – vuole chiarire le reali intenzioni del tecnico, cercando un possibile riavvicinamento. Tuttavia, anche in caso di “disgelo”, il ritorno sarebbe segnato da tensioni e sospetti, rendendo difficile una ripartenza serena. Come si potrebbe ripartire così?


Le divergenze su alcune scelte tecniche, le pressioni dell’ambiente e forse anche l’interesse di altri club potrebbero aver contribuito a una rottura che ha colto di sorpresa la società, ancora convinta – fino a poco prima – di proseguire a lungo con Palladino. Un fulmine a ciel sereno che ha incrinato irrimediabilmente i piani viola per il futuro. Lo scrive la Nazione.