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VENICE, ITALY - MAY 12: Enrique Perez of Venezia competes for the ball with Rolando Mandragira of Fiorentina during the Serie A match between Venezia and Fiorentina at Stadio Pier Luigi Penzo on May 12, 2025 in Venice, Italy. (Photo by Maurizio Lagana/Getty Images)
La Fiorentina dice addio alle ambizioni europee con una sconfitta pesante a Venezia, che mette fine a ogni speranza di risalire la classifica. La squadra di Palladino gioca una partita opaca, senza idee e ritmo, lasciandosi travolgere nella ripresa dalla determinazione dei padroni di casa in lotta per la salvezza. Oltre all’assenza di Kean, pesa anche il forfait di Gud, alle prese con problemi fisici post-Conference: così l’attacco è tutto sulle spalle di Beltran, supportato da Ndour e Richardson.
Il primo tempo è privo di emozioni significative, con pochissime occasioni degne di nota. Un errore di Zerbin offre a Fagioli l'opportunità più pericolosa, ben neutralizzata da Radu. Prima di allora, un’azione in contropiede orchestrata da Richardson e conclusa da Dodo non aveva sortito effetti. Il primo tempo si chiude con una conclusione di Ndour e un’azione solitaria di Yeboah che però manca il bersaglio. Entrambe le squadre sembrano poco ispirate e con manovre lente e prevedibili.
Nella ripresa il Venezia cambia atteggiamento e sfrutta con efficacia il contropiede. Dopo qualche avvisaglia, è Candè a portare in vantaggio i lagunari, approfittando di una disattenzione difensiva. La Fiorentina tenta una reazione con i cambi, ma un palo di Ranieri dà il via all’azione del raddoppio: Zerbin serve Oristanio che firma il 2-0. Mandragora accorcia le distanze con un gol alla mezz’ora, ma non basta. I viola escono sconfitti e, con loro, anche le ultime illusioni di qualificarsi per le coppe europee. Lo scrive la Nazione.
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