Daniele Pradè, direttore sportivo della Fiorentina, ha attraversato un momento di forte crisi personale e professionale, arrivando a valutare le dimissioni o la non proroga del suo contratto in scadenza il 30 giugno. Questo malessere, acuito dalle critiche ricevute — in particolare dal comunicato della Curva Fiesole —, lo aveva portato a riflettere seriamente su un addio al club. Tuttavia, dopo un periodo di pausa a Roma e il successo nel rinnovo di De Gea, Pradè ha scelto di rimettersi al lavoro con determinazione, avviando i contatti per la scelta del nuovo allenatore.


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La Nazione: “Non lo ammetterà, ma Pradè ha davvero pensato alle dimissioni”
La tensione con parte della tifoseria è però rimasta alta, come dimostra uno striscione di protesta comparso nei pressi dello stadio Franchi, con un messaggio diretto e polemico contro il dirigente. Nonostante questo clima ostile, Pradè sembra destinato a restare alla guida dell’area tecnica della Fiorentina, sostenuto dal presidente Commisso, che ha ribadito pubblicamente la sua fiducia nel ds.
La riconferma di Pradè trova giustificazione anche nei risultati ottenuti nelle ultime stagioni: sotto la sua gestione, la Fiorentina ha concluso due campagne acquisti molto positive e ha centrato il sesto posto in campionato, miglior piazzamento degli ultimi otto anni. Un bilancio che, almeno agli occhi della società, conferma la validità del suo operato, nonostante le critiche esterne. Lo scrive la Nazione.
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