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FOTO ACF
Il mercato di gennaio della Fiorentina è stato una vera e propria "Rivoluzione d'inverno", con una profonda trasformazione della rosa. Via alcuni protagonisti del recente passato come Quarta, Ikoné e Sottil, dentro nuovi innesti scelti per il futuro.
Il ds Daniele Pradè, affiancato da Ferrari e Goretti, ha orchestrato il rinnovamento con un equilibrio tra esigenze tattiche e finanziarie. Il mercato è iniziato con l’acquisto di Folorunsho dal Napoli e si è chiuso con l’arrivo di Fagioli dalla Juventus, giocatore che alza le ambizioni stagionali, dichiarando: «Dobbiamo vincere la Conference».
Oltre a Fagioli e Folorunsho, entrambi nel giro della Nazionale di Spalletti, la Fiorentina ha puntato su giovani italiani con gli innesti di Ndour e il ritorno di Zaniolo. Il legame con l'Italia è quindi un tema centrale di questa rivoluzione, così come la volontà di Palladino di costruire una squadra più funzionale alle sue idee.
Le cessioni più rilevanti includono Kayode e Sottil, che non hanno convinto, mentre tra gli acquisti spicca Mari, difensore di fiducia di Palladino, utile per sperimentare la difesa a tre. Questa rivoluzione invernale è il secondo tempo di un lavoro iniziato già in estate, con l'obiettivo di rendere la Fiorentina più competitiva su tutti i fronti. Lo riporta la Nazione.
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