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La Nazione: “Caro Palladino, adesso chi lo dice a Kean e a De Gea?”

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L'analisi di Cosimo Zetti sulle pagine della Nazione
Redazione VN

La Fiorentina rischia veramente di non qualificarsi alla prossima Europa. Un fallimento sotto ogni punto di vista che, adesso, avrà delle conseguenze anche sul mercato. Così la Nazione, attraverso la penna di Cosimo Zetti, si sofferma sulla permanenza di Kean e De Gea: 

Chi, come noi, pensava che la Fiorentina reagisse con rabbia e orgoglio all'eliminazione europea, o capisce poco di calcio oppure è solo un inguaribile ottimista. Forse entrambi, anche se in passato il gruppo aveva risposto ad altre cadute con uno spirito molto diverso. Il ko di Venezia, oltre a chiuderci le porte dell'Europa, ci lascia in eredità una squadra che, a due giornate dalla fine del campionato, non siamo ancora riusciti a decifrare. Una squadra senza un vero canovaccio tattico, quasi timorosa e spaesata. Alti e bassi, sprazzi di gioco ed errori da principianti, identità a momenti e spezzoni di partita giocati solo aspettando l'avversario. L'assenza di Kean si fa sempre sentire. Quella di Gudmundsson meno, ma in una situazione di emergenza, anche l'islandese avrebbe potuto avere il suo perchè. Ndour e Richardson alle spalle di Beltran? Palladino disse a suo tempo di non essere un integralista, ed in effetti non lo è mai stato. Solo che stavolta la flessibilità delle scelte ha finito per confondere anche i giocatori, costringendoli a giocare in posizioni che a loro non sono congeniali. Un tiro in porta, il palo di Ranieri e la sveglia del gol arrivata troppo tardi. Il resto ci racconta di una partita soporifera, di quelle che fai fatica a trattenere gli sbadigli contro un avversario davvero impalpabile. Il problema è che l'addio all'Europa (anche se da inguaribili ottimisti dobbiamo sottolineare che non c'è ancora la matematica) rischia di portarsi dietro una serie di conseguenze di non poco conto, soprattutto in chiave mercato. Chi lo dice a Kean e De Gea che quasi sicuramente non faremo le coppe? Come trattenere o attirare i pezzi pregiati senza offrire un palcoscenico all'altezza? Tutto potrebbe davvero complicar-si, anche il futuro. Adesso tocca al club. Finiamo l'annata con onore e poi mettiamoci a lavorare sul serio.

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