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La Nazione avverte: “Fiorentina, anche a Udine c’è rischio contestazione”

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Il tifo viola potrebbe protestare anche a Udine
Redazione VN

Nonostante le possibilità ridotte, i tifosi della Fiorentina continuano a credere nella qualificazione europea: per raggiungere il sesto posto serve una vittoria a Udine e una contemporanea sconfitta della Lazio in casa contro il Lecce. Un incastro difficile, ma non impossibile, che ha convinto circa 500 sostenitori viola a seguire la squadra in trasferta per l’ultimo atto della stagione, comunque destinata a lasciare un certo amaro in bocca.

Oltre al campo, però, a Udine si giocherà anche una partita simbolica tra squadra e tifoseria. Dopo la contestazione esplosa nelle ultime settimane, culminata in uno striscione critico a Novoli, l’umore del tifo organizzato resta teso. L’insoddisfazione è diretta principalmente verso l’allenatore Palladino e il direttore sportivo Pradè, ma coinvolge anche il presidente Commisso, segno di una frattura mai così esplicita nell’era americana del club. Anche stasera, sugli spalti friulani, potrebbero risuonare cori di dissenso.


La tensione tra curva e società non si placherà con un'eventuale qualificazione europea: è chiaro che buona parte della tifoseria vuole un cambio di passo concreto. Toccherà dunque alla dirigenza e a Palladino – confermato alla guida tecnica – rilanciare le ambizioni del club. Solo un progetto credibile e più ambizioso potrà ridare fiducia a una piazza delusa e riportare un clima sereno in vista della prossima stagione. Lo scrive la Nazione.