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La Nazione a Palladino: “Perché Zaniolo in panchina? Il Parma ringrazia”

Redazione VN
La Nazione ha molti dubbi sulla gestione dei cambi da parte di Raffaele Palladino

Nella gestione dei cambi durante il pareggio contro il Parma, la Fiorentina ha forse perso un'occasione per dare una scossa alla partita. Palladino, in collegamento diretto dalla tribuna con il suo vice Citterio, ha scelto di inserire Folorunsho (mossa obbligata vista l’assenza di Gosens) e Beltran, ma ha lasciato ancora una volta Zaniolo in panchina. Una decisione che ha sollevato qualche perplessità, considerando che un suo ingresso – soprattutto insieme a Kean e Beltran – avrebbe potuto creare più imprevedibilità contro una difesa chiusa come quella del Parma.

Zaniolo, infatti, avrebbe potuto dare nuove soluzioni offensive, attaccare gli spazi e cercare il duello individuale, armi che sarebbero risultate utili contro un avversario attendista e difensivista. Sebbene non ci sia certezza che il suo ingresso avrebbe cambiato il risultato, resta il dubbio su quanto l’eccessiva prudenza tattica abbia influito sul gioco sterile e prevedibile dei viola. La sua esclusione, anche in una partita bloccata, rafforza l’idea che Zaniolo non sia ancora pienamente centrale nel progetto tecnico in campionato.

Resta quindi il tema della gestione delle gerarchie offensive da parte di Palladino. Se in Conference l’idea di risparmiare Zaniolo può essere comprensibile, in Serie A la sua limitata presenza continua a far discutere. Soprattutto in gare dove la Fiorentina fatica ad abbattere muri difensivi ben costruiti, rompere gli schemi con un profilo dinamico come quello dell’ex Roma potrebbe essere una soluzione da esplorare più spesso. Lo scrive la Nazione.