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La Gazzetta dello Sport, partendo dalle parole di Raffaele Palladino dopo la gara, non affida tutta la responsabilità all'atteggiamento. Ecco l'analisi:
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La Gazzetta dello Sport, partendo dalle parole di Raffaele Palladino dopo la gara, non affida tutta la responsabilità all'atteggiamento. Ecco l'analisi:
Pensare che sia solo colpa dell'approccio sbagliato è riduttivo: troppe cose non funzionano. leri Palladino ha riproposto il 3-5-2 con Beltran accanto a Kean, ma la Fiorentina è sembrata priva di un'idea da seguire, di uno spartito a cui aggrapparsi nei momenti di difficoltà. Alla vigilia il tecnico aveva promesso un atteggiamento diverso rispetto ad altre partite di coppa e invece i viola sono andati in svantaggio per la quinta volta su nove incontri europei. Quando poi il risultato è tornato in parità, la Fiorentina si è messa nuovamente in una posizione passiva. Fagioli si è preso qualche responsabilità, ma ha bisogno di giocare con continuità per ritrovare la condizione. Kean, encomiabile per impegno e dedizione, è stato servito solo con lanci lunghi. La palla non arriva mai bene sulla trequarti. E la difesa a tre è stata squartata dagli esterni del Panathinaikos: Djuricic, a 33 anni, ha fatto ciò che ha voluto per tutta la gara; Teté, dopo un primo tempo di vacanza, ha alzato ritmo e rendimento nella ripresa. E i cambi di Palladino, con il passaggio al 4-4-2, non hanno portato benefici.
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