La Fiorentina ha bisogno del Franchi: per adesso non si superano i 12mila

Nonostante l’importanza della sfida, Firenze sembra vivere con distacco il quarto di finale di Conference League tra Fiorentina e Celje. La gara potrebbe regalare ai viola la terza semifinale europea consecutiva, un traguardo prestigioso considerando che, prima delle ultime due stagioni, era stato centrato solo due volte negli ultimi vent’anni. Tuttavia, l’entusiasmo in città resta tiepido, e l'atmosfera non è quella delle grandi occasioni europee.

La prevendita dei biglietti procede a rilento: poco più di 12mila tagliandi venduti, in uno stadio Franchi che – a causa dei lavori – può accogliere al massimo 23mila spettatori. Non è un caso isolato: le gare casalinghe di Conference hanno registrato mediamente una presenza simile, e solo le semifinali delle passate edizioni hanno attirato oltre 25mila tifosi. L'orario scomodo del match, il maltempo e lo scarso fascino dell’avversario contribuiscono a spiegare la poca affluenza.

Dal punto di vista sportivo, la sfida è tutt’altro che secondaria: dopo il passo falso in campionato contro il Parma, la qualificazione in Europa assume ancora più valore. La Fiorentina parte dal 2-1 dell’andata e dovrà difendere il vantaggio per continuare il cammino europeo, magari sfidando il Betis nella bolgia del Benito Villamarin. Per il Celje, l’occasione è storica: la squadra slovena arriva senza pressioni ma con tanto entusiasmo, accompagnata da 600 tifosi e dalla carica del tecnico Albert Riera, che ha invitato i suoi a vivere il momento con emozione e orgoglio. Lo scrive il Corriere dello Sport.