L'obiettivo della Fiorentina di Raffaele Palladino è arrivare in Europa e per farlo, servono 3 vittorie in 3 partite contro squadre di bassa classifica. Ecco il punto della Gazzetta dello Sport:
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Gazzetta dello Sport
Kean, ma non solo. La Fiorentina ha bisogno di tutti e guai a commettere errori
La Fiorentina non si può più permettere passi falsi
Palladino cercherà di intascare i benefici del rischioso turnover fatto in Slovenia. Dei titolari di giovedì dovrebbero essere confermati solo De Gea, Pongracic, Ranieri, Mandragora e Cataldi. In attacco, soprattutto, la Fiorentina potrà puntare sulla freschezza di Kean e Gudmundsson oltre che sulla qualità di Fagioli. Moise è lanciato alla rincorsa di Retegui, attuale leader della classifica cannonieri con cinque gol di vantaggio. Un margine significativo a sette giornate dal termine, ma Kean sta vivendo un momento di grande fiducia e condizione. E le sue reti sono fondamentali in questa fase finale della stagione. Da solo, però, l'attaccante della Nazionale può fare poco. Ha bisogno dell'aiuto dei compagni e da quando Fagioli ha preso in mano la squadra il rendimento generale è migliorato. Mandragora è più libero di inserirsi, Gudmundsson gira intorno alla ricerca degli spazi in cui piazzare le sue accelerazioni e, anche grazie al ritorno della difesa a tre, i viola sembrano più solidi. Adesso non prendere gol è fondamentale quanto segnarli, perché la stanchezza può incidere sul rendimento e sull'attenzione: ridurre gli errori fa la differenza. I successi su Juve e Atalanta sono arrivati anche grazie all'imperforabilità, mentre a San Siro la vittoria è sfumata a causa di qualche indecisione dietro. L'Europa viola passa anche da qui
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