- Squadra
- Nazionali
- Calciomercato
- Statistiche
- Coppa Italia
- Social
- Comparazione Quote
- Redazione
VERONA, ITALY - FEBRUARY 23: Moise Kean of Fiorentina battles for possession with Diego Coppola of Hellas Verona during the Serie A match between Verona and Fiorentina at Stadio Marcantonio Bentegodi on February 23, 2025 in Verona, Italy. (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)
La Gazzetta dello Sportsi sofferma sull'infortunio di Moise Kean, ha tenuto con il fiato sospeso tutta la Fiorentina e tutta Firenze:
Non c'è pace alla Fiorentina. E non certo per la sconfitta, forse la più dolorosa della gestione di Raffaele Palladino perché certifica una crisi che era stata mitigata soltanto dallo scintillante successo con l'Inter del 6 febbraio. Poi tre sconfitte di fila, con i nerazzurri, col Como in casa e ora a Verona. La Fiorentina si è fermata. Ma ieri si è fermato il suo bomber, Moise Kean, un omone grande e grosso che lotta sempre di fisico con i difensori avversari. Lo scontro avvenuto con Padel Dawidowicz al 12' della ripresa lo ha mandato fuori per un paio di minuti per medicare il sopracciglio sanguinante. Ma, una volta rientrato, al 19' Moise, a cui girava la testa, si è accasciato a terra. Sarebbe bastato guardare l'espressione impaurita di Edoardo Bove, inquadrato dalle telecamere, davanti all'accaduto. Perché il 1° dicembre Edoardo aveva rischiato la vita, in campo. E perché alla Fiorentina hanno vissuto il dramma di Davide Astori, l'indimenticato capitano, morto a Udine in albergo il 4 marzo del 2018. Moise si muoveva, ma i compagni tesi, impauriti, chiamavano barella, ambulanza, rinforzi. Mentre Palladino si preparava, molto colpito, a mandare in campo Richardson.
© RIPRODUZIONE RISERVATA