Moise Kean, reduce da una stagione entusiasmante con la Fiorentina, sembra intenzionato a prendersi una pausa dalle decisioni sul proprio futuro. Attualmente è concentrato sugli imminenti impegni con la Nazionale italiana, che si appresta a debuttare nelle qualificazioni per i Mondiali del 2026 contro Norvegia e Moldavia. In parallelo, Kean sente il bisogno di staccare la spina dopo mesi intensi e godersi un periodo di vacanza. Il suo silenzio sulle prospettive della prossima stagione è quindi legato a una volontà di non farsi distrarre, anche se alcuni segnali, come un post su Instagram con una foto in maglia viola dopo il gol decisivo a Udine, lasciano intendere un forte legame con l’ambiente fiorentino.


La Nazione
Kean, c’è aria di permanenza. Nazione: “Ecco il contratto pensato da Commisso”
Tuttavia, sulla sua permanenza incombe la clausola rescissoria da 52 milioni di euro, esercitabile tra il 1° e il 15 luglio, un aspetto che la stessa società viola considera un limite, tanto che il direttore sportivo Daniele Pradè ha ammesso che la Fiorentina si sente “prigioniera” di questo vincolo contrattuale. Nonostante ciò, la sensazione attuale è che Kean sia soddisfatto dell’esperienza a Firenze, dove ha ritrovato continuità, serenità e soprattutto il sorriso. Neanche l’addio del tecnico Raffaele Palladino, suo mentore, sembra aver scosso le sue convinzioni. Solo l'offerta di un top club, in grado di garantirgli un progetto tecnico di altissimo livello, potrebbe portarlo a considerare una nuova destinazione, possibilità che finora non si è concretizzata.
Nel frattempo, la Fiorentina sta riflettendo sul futuro del suo numero 20 anche dal punto di vista economico. Se al termine della fase calda del mercato fosse chiaro che Kean resterà in maglia viola, il presidente Rocco Commisso potrebbe decidere di rivedere il suo contratto. L’idea sarebbe quella di eliminare la clausola rescissoria e aumentare l’ingaggio del centravanti, portandolo a circa 3 milioni di euro annui, in linea con quanto percepito da altri top player della rosa, come il portiere De Gea. Un segnale di fiducia reciproca e di volontà di costruire un progetto solido attorno a un giocatore che sembra aver trovato finalmente il contesto giusto per esprimere tutto il suo potenziale. Lo scrive la Nazione.
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