"Ho scelto la Fiorentina perché mi assomiglia, è ambiziosa come me. È anche per l’orgoglio della sua gente per i propri colori. Firenze è calda e passionale e ha avuto, nella sua storia, grandi attaccanti"
"A Torino ero precipitato nel buio. A Firenze sono tornato a rivedere le stelle". Apre così la sua intervista Moise Kean al Corriere della Sera. Domenica c'è Juventus-Fiorentina e l'attaccante azzurro sente già la pressione del proprio passato: "L’anno scorso gli infortuni hanno pesato tantissimo e mi hanno condizionato. Ho perso tante belle occasioni, compresa la possibilità di andare a gennaio all’Atletico Madrid. È stato un anno difficile, soprattutto dal punto di vista mentale. C’è chi cade in depressione, io invece ho reagito. Firenze mi ha fatto rinascere".
Quello che conta però è il presente e il connubio tra ambizione e rinascita, ha dato vita a un altro Moise Kean: "Ho scelto la Fiorentina perché mi assomiglia, è ambiziosa come me. È anche per l’orgoglio della sua gente per i propri colori. Firenze è calda e passionale e ha avuto, nella sua storia, grandi attaccanti. Quando è capitata l’opportunità, Vlahovic mi ha incoraggiato".