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ROME, ITALY - JANUARY 26: Albert Gudmundsson of Fiorentina is challenged by Valentin Castellanos of Lazio during the Serie A match between SS Lazio and Fiorentina at Stadio Olimpico on January 26, 2025 in Rome, Italy. (Photo by Paolo Bruno/Getty Images)
Albert Gudmundsson e una stagione da dimenticare. Non c'è solo la prestazione sul campo lontana dai migliori standard, ma anche i problemi fisici a getto continuo che ne minano la tenuta. Il morale pare sempre più basso, considerando anche il momento della Fiorentina, in una concatenazione di eventi culminata domenica all'ora di pranzo: pochi minuti dopo l'ingresso in campo contro il Como, l'islandese si sbilancia in un contatto con Caqueret e ricade pesantemente sull'osso sacro. Prova a rimanere in campo ma è costretto ad alzare bandiera bianca. Una delusione che si aggiunge alle precedenti, visto che anche nei 19' in campo le cose non erano andate meglio.
Repubblica ripropone la cronistoria della sua annata, fin qui da dimenticare. Arrivato da Genova già con un problema al polpaccio, ha iniziato a giocare solo dal 22 settembre contro la Lazio, vincendola da solo. Poi un altro guaio a Lecce, out fino a dicembre. Quindi febbre e tonsillite, niente Inter, ora l'infortunio col Como. 18 presenze totali, 5 reti, 820' giocati. Mettiamoci poi gli affari extra-campo: il 10 ottobre scorso il tribunale di Reykjavik ha giudicato innocente il calciatore, ma resta la sentenza definitiva ancora da esprimere.
E adesso la Fiorentina riflette: oltre al prestito oneroso di 8 milioni c'è un diritto di riscatto a 17 + 3,5 di bonus, per un massimo di 28,5. Se esercitato sarebbe l'acquisto più caro della storia. È ancora presto per capire come andrà a finire, ma i soldi sul piatto sono tanti: restano poco più di 10 partite per Gudmundsson per guadagnarsi la maglia viola anche nella prossima stagione.
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