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Infortuni, pensieri e poca resa. Gud ha 13 gare per convincere la Fiorentina

Gudmundsson
Albert Gudmundsson sta vivendo una stagione decisamente sottotono sia a livello di prestazioni che di infortuni. E ballano tanti soldi...
Redazione VN

Albert Gudmundsson e una stagione da dimenticare. Non c'è solo la prestazione sul campo lontana dai migliori standard, ma anche i problemi fisici a getto continuo che ne minano la tenuta. Il morale pare sempre più basso, considerando anche il momento della Fiorentina, in una concatenazione di eventi culminata domenica all'ora di pranzo: pochi minuti dopo l'ingresso in campo contro il Como, l'islandese si sbilancia in un contatto con Caqueret e ricade pesantemente sull'osso sacro. Prova a rimanere in campo ma è costretto ad alzare bandiera bianca. Una delusione che si aggiunge alle precedenti, visto che anche nei 19' in campo le cose non erano andate meglio.

Stagione  maledetta

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Repubblica ripropone la cronistoria della sua annata, fin qui da dimenticare. Arrivato da Genova già con un problema al polpaccio, ha iniziato a giocare solo dal 22 settembre contro la Lazio, vincendola da solo. Poi un altro guaio a Lecce, out fino a dicembre. Quindi febbre e tonsillite, niente Inter, ora l'infortunio col Como. 18 presenze totali, 5 reti, 820' giocati. Mettiamoci poi gli affari extra-campo: il 10 ottobre scorso il tribunale di Reykjavik ha giudicato innocente il calciatore, ma resta la sentenza definitiva ancora da esprimere.


Riscatto da decidere

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E adesso la Fiorentina riflette: oltre al prestito oneroso di 8 milioni c'è un diritto di riscatto a 17 + 3,5 di bonus, per un massimo di 28,5. Se esercitato sarebbe l'acquisto più caro della storia. È ancora presto per capire come andrà a finire, ma i soldi sul piatto sono tanti: restano poco più di 10 partite per Gudmundsson per guadagnarsi la maglia viola anche nella prossima stagione.

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