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GERMOGLI PH: 16 APRILE 2025 BAGNO A RIPOLI AL VIOLA PARK SI E' SVOLTA LA CONFERENZA STAMPA DELLA FIORENTINA IN VISTA DELLA PARTITA DI CONFERENCE LEAGUE CONTRO IL CELJE NELLA FOTO MISTER RAFFAELE PALLADINO
Come si batte il Betis? La Nazione l'ha chiesto a Massimo Carcarino, match analyst con un passato al Benevento, al Sassuolo e al Frosinone. L'esperto ha analizzato la gara di domani, per capire quali saranno le mosse di Raffaele Palladino:
I viola a Siviglia hanno pagato l'impatto ambientale ma al Franchi sarà una gara diversa: il Betis ha qualità ma resta una formazione leggibile. L'elemento decisivo? Dodo, senza dubbio. È un giocatore che sposta gli equilibri. Lavorando con cinque elementi offensivi, il brasiliano è quello che gioca con più ampiezza. La linea a quattro del Betis subirà i tanti uomini che i viola opporranno: Dodo obbligherà il terzino opposto a fare delle scelte e a me pare che i laterali biancoverdi non siano nulla di speciale. Con da una parte Gosens, bravo a riempire l'aria, e Dodo dall'altra, abile a ricevere palla addosso, la Viola può mettere la partita sui suoi binari. Kean? Moise sa attaccare la profondità e sa «tirare il collo» ai centrali: Bartra non è veloce e lo stesso vale per Natan, che è aggressivo ma fa un po' troppo il «brasiliano» e si dimentica come si difende. L'assenza di Cataldi? Un duro colpo. Conosco bene Danilo e le sue qualità di uomo, poco reclamizzate. Con lui la Fiorentina avrebbe avuto più logica: Adli è un elemento simile ma meno dinamico. E se le cose dovessero andare male? Mi aspetto di vedere Beltran in coppia con Gudmundsson dietro Kean. La cosa importante, però, è che la Fiorentina non abbia fretta nell'andare a far male all'avversario
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