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Il faro nella tempesta: ieri Gudmundsson si è preso sulle spalle la Fiorentina

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La grande partita di Albert Gudmundsson
Redazione VN

Albert Gudmundsson si prende la scena nella notte europea della Fiorentina, dimostrando per la prima volta di poter essere il vero trascinatore della squadra. In un Franchi bagnato dalla pioggia, l'islandese illumina il gioco fin dal primo minuto, diventando il punto di riferimento per i compagni e riaccendendo l'entusiasmo del pubblico. Il suo gol del 2-0, seppur con una deviazione, è solo una delle tante giocate decisive che confermano la sua centralità nel progetto viola.

Schierato come seconda punta, Gudmundsson si muove liberamente, contribuendo non solo in attacco ma anche in fase difensiva, con pressing e recuperi profondi che esaltano i tifosi. Con sette gol in poco più di mille minuti giocati, il suo impatto comincia a essere tangibile, nonostante non sia ancora al massimo della condizione. Dopo la grande prova contro il Napoli, ha collezionato più di 150 minuti in quattro giorni, ottenendo anche la sua prima standing ovation al Franchi. Quando lascia il campo al 60', la Fiorentina perde brillantezza.


Questa settimana rappresenta una svolta per lui: oltre ai due gol decisivi tra campionato e Conference, è arrivata anche la convocazione con l'Islanda dopo un anno di esclusione. Il Ct Gunnlaugsson gli ha ridato fiducia in vista delle sfide di Nations League contro il Kosovo, mentre sul fronte processuale la parola fine arriverà solo in estate. Prima, però, un’altra grande sfida lo attende: contro la Juventus, Gudmundsson avrà l’occasione di confermarsi il nuovo faro della Fiorentina. Lo scrive il Corriere dello Sport.