Il diktat di Rocco Commisso sulla cessione di Pietro Comuzzo
Non sempre «silenzio» è sinonimo di «assenso». Eppure, nei giorni scorsi, in molti avevano interpretato la mancata presa di posizione della società (e in particolare del presidente) come un’anticamera del «sì» alla cessione di Pietro Comuzzo. Anche perché le occasioni per esprimere parole nette c’erano state. La presentazione di Pablo Marì, per esempio, o (ieri) la conferenza stampa di Palladino.
Alla fine però contano i fatti e questi raccontano che, seppur lontano dai microfoni, l’input di Rocco Commisso è arrivato. Forte, e chiaro. «Il ragazzo si muove solo per 40 milioni. Non un euro di meno». Un diktat che ha inevitabilmente messo in stand by una trattativa che fino a giovedì pomeriggio invece sembrava viaggiare, seppur a piccoli passi, verso la fumata bianca. Il Napoli infatti aveva fatto tutto quello che c’era da fare (o almeno così pensava) per convincere i viola, portando l’offerta dai 20 milioni iniziali fino a 35, bonus compresi. Non abbastanza però, per avere il via libera di Commisso.