Viola News
I migliori video scelti dal nostro canale

Corriere dello Sport

Il cardiologo: “Defibrillatore? Regole uguali per tutti. Cataldi? Bravo ma…”

Bove
Al Corriere dello Sport il cardiologo Pasquale Di Bartolomeo chiede regole uguali in tutti i paesi per gli atleti con patologie cardiache
Redazione VN

"Da noi si tende a salvaguardare il paziente, e non può essere mai un male, anche quando questo va contro la sua volontà". Così il prof. Roberto Di Bartolomeo tra i più apprezzati specialisti in chirurgia cardiaca, ha parlato dell'incidente occorso a Edoardo Bove durante Fiorentina-Inter al Corriere dello Sport - Stadio. Il dottore spiega che la normativa italiana è la più rigida in assoluto riguardo le patologie cardiache, e che a livello internazionale dovrebbe esserci più uniformità. Per quanto riguarda Bove, la rapidità dei soccorsi è stata decisiva, "su tutto il resto si è detto molto: la torsione di punta, il potassio basso, la cicatrice nel ventricolo sinistro. Ma non si hanno certezze".

In Italia gli atleti con defibrillatore non sono idonei all'attività sportivo-agonistica, poiché "è un salva-vita, ti fa tornare il ritmo. Ma bisogna sempre fare una diagnosi e capire perché il cuore si è fermato". E anche altre patologie cardiache, come aritmogenia o miocardite, impediscono l'attività sportiva. Dunque - si chiede - quando si fa la visita di idoneità il cuore deve essere perfetto? "Logicamente sì. Le aritmie però possono venire anche all’improvviso in un cuore sano". E sull'intervento di Cataldi, che ha spostato la lingua al compagno in campo, avverte: "Cataldi ad esempio è stato bravissimo con Bove, ma quella manovra, se non fatta bene, può essere anche deleteria per il paziente".

tutte le notizie di