Tutto avrebbe pensato meno di ritrovarsi, soltanto un anno dopo, di nuovo al centro di voci che lo vogliono tra i candidati alla panchina della Fiorentina. Quel treno infatti, Alberto Gilardino pensava di averlo perso dodici mesi fa quando, dopo essersela giocata a lungo con Palladino e Aquilani, era invece rimasto al Genoa.


Corriere Fiorentino
Gilardino con la Fiorentina nel cuore. Ma per Firenze non sarebbe un bel rilancio
E se è vero che fu la società viola a prendere la decisione è anche vero che lo stesso Gila, da uomo intelligente, sapeva allora quanto avesse bisogno di un altro po’ di esperienza prima di tornare a Firenze. Stavolta invece, nonostante la sua storia in rossoblù sia finita male, si sente pronto e sarebbe felicissimo di accettare. Il suo nome ha ripreso quota nel weekend e certo a suo favore giocano almeno un paio di aspetti. Il primo: l’aver fatto del 3-5-2 (modulo della Fiorentina nella seconda parte di stagione) il suo abito preferito.
Il secondo riguarda Albert Gudmundsson. Gilardino a Genova infatti ha saputo tirar fuori il massimo dall’islandese anche gestendo al meglio il carattere non facilissimo del giocatore. Contro di lui invece tira il vento della città. I tifosi infatti lo ricordano con affetto ma, come allenatore, difficilmente lo accoglierebbero come segnale di rilancio. E partire con lo scetticismo della piazza non è mai il massimo. Lo scrive il Corriere Fiorentino.
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