Eleganza e classe nascondono l'età. Vale in tutti campi, anche quello da calcio. Edin Dzeko ha deciso di riproporre la sua straordinaria interpretazione del ruolo di centravanti in giro per gli stadi della Serie A.

Gazzetta dello Sport
Gazzetta su Dzeko: “A Kean e Piccoli non ricapiterà di avere un maestro così”

REGGIO NELL'EMILIA, ITALY - AUGUST 28: Edin Dzeko of ACF Fiorentina looks on during the UEFA Europa Conference League 2025/2026 Play-Off 1st leg match between ACF Fiorentina and FC Polissya Zhytomyr at Mapei Stadium - Citta' del Tricolore on August 28, 2025 in Reggio nell'Emilia, Italy. (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)
Sono passati dieci anni dal suo sbarco a Roma, prima avventura in Italia. Qualche mese per far capire che non andava valutato solo per i gol, ma anche e soprattutto per lo splendido lavoro di regista offensivo e poi conquistò i tifosi e naturalmente gli allenatori. Perché accanto a Edin giocano tutti bene e la manovra trova sempre uno sbocco.
La Fiorentina ha deciso di dare a Dzeko la cattedra dell'attacco: gli allievi, Moise Kean e Roberto Piccoli, sono fortunati perché un Master come questo non gli ricapiterà più. I due attaccanti italiani, giovani ma non più giovanissimi, potranno imparare davvero tanto perché Dzeko sa fare ogni cosa: i gol, certo, ma anche gli assist, le sponde, le aperture.
I piedi sono splendidi, ma la testa ancor di più: vede prima il gioco. Qualità che a 39 anni mica perdi, anzi emerge in modo ancora più evidente a prescindere dal minutaggio. Lo scrive la Gazzetta dello Sport.
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