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Gazzetta: “Separati malissimo, riuniti 6 anni dopo. Pioli-Fiorentina, ci siamo”
Stefano Pioli torna ufficialmente alla guida della Fiorentina, firmando un contratto fino al 2028 e dando il via al suo "Pioli-ter" dopo le esperienze da calciatore e da allenatore tra il 2017 e il 2019. Un ritorno atteso, carico di emozione e significato, accolto con entusiasmo da società e tifosi. Al suo fianco ci saranno, tra gli altri, il vice Andrea Tarozzi e suo figlio Gianmarco nello staff tecnico. Pioli verrà presentato mercoledì, mentre oggi si tiene il raduno della squadra e domani incontrerà i tifosi al Viola Carpet.
Il ritorno di Pioli a Firenze è molto più di un semplice cambio di panchina: è il riemergere di un legame profondo, segnato anche dal dramma della scomparsa di Davide Astori, vissuta in prima persona e con grande dignità dall'allenatore. Il suo modo di gestire quel momento difficilissimo ha lasciato un’impronta indelebile nella memoria dei tifosi, diventando un simbolo di umanità e leadership. Tuttavia, il precedente rapporto con la Fiorentina si concluse amaramente nel 2019, dopo una rottura pubblica e polemica con la società dell’epoca, culminata con le sue dimissioni in risposta a critiche sulla sua professionalità e impegno.
Dopo quell'addio burrascoso, Pioli ha conosciuto una fase trionfale al Milan, dove ha vinto uno storico scudetto e riportato i rossoneri in alto in Europa, diventando il protagonista dello slogan "Pioli is on fire". Concluso anche il ciclo milanista e una breve esperienza in Arabia Saudita, oggi l’allenatore emiliano si rituffa in una nuova avventura italiana, accolto con affetto dalla Fiorentina, pronta a ripartire con lui dopo sei anni, con la speranza che il tempo abbia davvero curato tutte le ferite. Lo scrive la Gazzetta dello Sport.
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