Gazzetta elogia Dzeko: “Bollito a chi? Con lui la Fiorentina può alzare una coppa”

Edin Dzeko ha scelto la Fiorentina per tornare in Italia, preferendola a Bologna. Decisiva è stata la presenza di Stefano Pioli, tecnico che lo aveva già voluto al Milan, e l’attrattiva di Firenze, città dove il centravanti bosniaco si trasferirà con la sua famiglia. Reduce da un’ottima stagione al Fenerbahce, dove ha smentito chi lo dava per finito, Dzeko ha dimostrato di avere ancora molto da offrire: 46 gol e 13 assist in 111 partite tra club e Nazionale. Ora è pronto a mettersi in gioco nella Conference League, competizione che la Fiorentina insegue da anni, e dove vuole dare un contributo decisivo per portare finalmente un trofeo alla bacheca viola.

In campo, Dzeko ha già lasciato il segno. Ha segnato contro la Primavera e si è distinto con due assist nell’amichevole contro il Grosseto, dimostrando una straordinaria visione di gioco e la capacità di valorizzare i compagni anche da fermo. Pioli lo ha schierato con Kean e Gudmundsson, formando un attacco variegato dove il bosniaco può giocare sia da terminale offensivo che da supporto. Nonostante l’età, la sua leadership è evidente: a Grosseto ha indossato anche la fascia di capitano, segno della fiducia dell’ambiente. La sua intelligenza tattica e il senso del gol lo rendono un’arma preziosa per la Fiorentina.

Fuori dal campo, Dzeko è un esempio per il gruppo: si allena con intensità, partecipa con serietà alla vita della squadra ed è rispettato da tutti. Il numero di maglia è ancora da definire, ma il 9 e l’11 sono i suoi obiettivi. Anche se non potrà giocare ogni partita da titolare per ragioni fisiche, la sua qualità e la sua esperienza sono elementi centrali nel progetto di Pioli. In un gruppo giovane e ambizioso, Dzeko rappresenta il leader tecnico ed emotivo ideale per inseguire traguardi importanti. Lo scrive la Gazzetta dello Sport.