Il centrocampista della Roma, ormai rientrato dal prestito di un anno alla Fiorentina, Edoardo Bove potrebbe rivedere a luglio (o al massimo entro l’estate) la luce in fondo al tunnel. La lunga serie di accertamenti a cui si è sottoposto dallo scorso marzo, potrebbe culminare presto con un esito positivo al test di abilitazione finale.


Gazzetta dello Sport
Gazzetta: “Bove ha fissato l’obiettivo. Tra le ipotesi anche un ritorno in viola”
Il percorso di valutazione dei rischi connessi all’arresto cardiaco accusato dal giocatore lo scorso primo dicembre in Fiorentina-Inter non è ancora terminato. Però gli esami fatti da Bove hanno riscontrato soltanto esiti negativi, e per questo attorno al calciatore prevale l'ottimismo.
Il ritorno in campo
L'obiettivo di Bove quello di tornare in campo. La considera come una missione. Ma per realizzare il suo forte desiderio è necessario che tutti gli accurati esami in corso di svolgimento escludano potenziali ricadute. In ogni caso, con il defibrillatore sottocutaneo, Edoardo non potrà di giocare in Italia, bensì solo all’estero. Dove il regolamento stabilisce che è il calciatore ad assumersi la responsabilità di tutto accettando ogni rischio.
La Roma (con cui il mediano ha un contratto fino al 2028) lascerà pieno potere decisionale al giocatore con tre scenari possibili davanti agli occhi: un trasferimento immediato in prestito proprio oltre confine oppure una permanenza a Roma o un ritorno a Firenze in attesa di mosse successive o di potenziali modifiche al protocollo sui giocatori che hanno impiantato un defibrillatore cutaneo.
Intanto Bove si gode la Grecia, in costante contatto con il suo entourage e con le chiamate piene di affetto di molti compagni: da Niccolò Pisilli al capitano giallorosso Lorenzo Pellegrini e al compagno di squadra alla Fiorentina, Danilo Cataldi. Lo riporta la Gazzetta dello Sport
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