Un addio che ha commosso tutta Firenze. La chiesa della Santissima Annunziata era gremita ieri per i funerali di Celeste Pin, ex difensore della Fiorentina scomparso lo scorso 22 luglio a 64 anni. La città intera si è stretta attorno alla bara, ricoperta di fiori, foto, sciarpe e ricordi viola.

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Firenze saluta Celeste Pin: chiesa gremita per l’addio all’ex difensore viola
Come riportato dalla Gazzetta dello Sport, erano presenti amici, tifosi, politici (tra cui il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani), rappresentanti dell’imprenditoria, delle associazioni e delle radio sportive, oltre alla scuola calcio e a tanti ex compagni.
In chiesa sedevano, distanti, le due famiglie che hanno fatto parte della vita di Pin: Elena Fabbri, la prima moglie, madre dei figli Jonis e Nicolò, e Gloria Medina, la seconda compagna, con cui aveva avuto la giovane Melissa. L’autopsia, richiesta proprio da Elena, ha evidenziato come la causa del decesso sia stata l’asfissia. La vicenda, secondo le prime indicazioni, potrebbe chiudersi qui.
A prendere per primo la parola sull’altare è stato Giancarlo Antognoni, simbolo viola e amico sincero di Pin: «Mi complimento con i suoi genitori per il nome: Celeste. Lo adottammo noi più maturi nel 1982, si integrò subito. È stato con noi nove anni, sempre presente anche dopo il ritiro».
Tanti i volti noti del calcio presenti, tra cui Giovanni Galli, Mareggini, Renato Buso, Di Chiara, Malusci e Galbiati. Assenti giustificati Pioli e Landucci, impegnati con i rispettivi club.
Commosso anche l’intervento dell’assessora allo sport Letizia Perini: «Celeste amava Firenze e Firenze lo ricambiava».
A rappresentare la Fiorentina c’erano il direttore generale Alessandro Ferrari e il responsabile mercato Daniele Pradè. Ferrari ha ricordato con emozione la maglia donata da Pin al Viola Park: «Purtroppo nessuno ha capito cosa stava succedendo davvero».
Fuori dalla chiesa, il silenzio e il dolore si sono mescolati ai ricordi, agli abbracci, alle lacrime di Melissa e alle parole di chi non riesce ancora a capacitarsi di una morte tanto improvvisa. Celeste Pin resterà per sempre un volto caro del calcio fiorentino. E un uomo perbene, amatissimo da tutti.
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