Fiorentina, la nuova maglia tra sogni e nostalgia. E che ricordi Wembley

In un momento difficile per la Fiorentina e i suoi tifosi, affiora la nostalgia per tempi più gloriosi, innescata dalle nuove maglie che ricordano quelle della stagione 1999-2000, epoca in cui la squadra era guidata da Trapattoni e viveva uno dei suoi momenti più alti sotto la gestione Cecchi Gori. Per chi ha vissuto quegli anni, il richiamo è immediato: quelle casacche richiamano alla mente la grande impresa di Wembley contro l’Arsenal, simbolo di una Fiorentina combattiva e capace di imprese inattese.

Quella partita leggendaria fu preceduta da un episodio quasi cinematografico: la squadra, per un disguido, non riesce ad allenarsi a Wembley, e Trapattoni in persona si muove per risolvere il problema, recuperando le chiavi dello stadio e rivivendo i suoi ricordi di quando vinse lì la Coppa Campioni con il Milan. Nonostante le voci di esonero dopo una brutta sconfitta a Piacenza, il Trap resta sereno, certo che la sua squadra avrebbe potuto ribaltare tutto, pur essendo obbligata a vincere per qualificarsi.

E così accade: in una partita dominata dall’Arsenal, con pali colpiti e un dominio territoriale schiacciante, basta un errore per lasciare spazio a Batistuta, che con un destro micidiale segna il gol decisivo. Poi è Toldo a blindare il risultato con una parata memorabile su Kanu. La Fiorentina espugna Wembley contro ogni pronostico e quella maglia, elegante nell’abbinamento bianco-viola, entra nel mito. Il suo ritorno oggi sembra voler offrire un filo di speranza, una connessione tra passato glorioso e futuro ancora possibile. Lo scrive il Corriere Fiorentino.