Nicolò Fagioli sarà il perno del centrocampo della nuova Fiorentina di Pioli, schierata nel 4-2-3-1: non più adattato da regista o da interno, ma centrocampista totale. Le sue qualità tecniche e la visione di gioco lo rendono perfetto per uno dei due posti centrali, all’interno di un sistema che valorizza la sua intelligenza tattica. Parte delle difficoltà iniziali nella sua prima mezza stagione in viola sono state legate al continuo cambiamento del modulo, che non gli ha mai permesso di esprimersi al meglio.


Corriere dello Sport
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Dopo il suo arrivo a Firenze, infatti, Fagioli ha giocato solo brevemente nel sistema per cui era stato preso, il 4-2-3-1, finendo per essere utilizzato fuori ruolo o in situazioni d’emergenza. Quando la squadra è passata al 3-5-2, lui si è adattato con professionalità, ma il rendimento ne ha risentito, soprattutto per l’eccessivo carico difensivo che ne limitava la fantasia. Ciononostante, ha mostrato segnali di crescita, specie nel girone di ritorno, contribuendo al buon momento della squadra.
Nonostante i mesi altalenanti, la Fiorentina non ha mai dubitato del valore di Fagioli e ha confermato il riscatto da 13,5 milioni, poi diventato obbligatorio con la qualificazione alla Conference League. Il club lo considera il faro della mediana per il futuro, un giocatore su cui costruire. Il paragone con Modric, lanciato da Allegri, è diventato simbolico: mentre il croato si appresta a vestire rossonero, Pioli si affiderà con entusiasmo al suo “Fagiodric”. Lo scrive il Corriere dello Sport.
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