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BACKA TOPOLA, SERBIA - AUGUST 01: Head coach Francesco Farioli looks on during the UEFA Europa League Second Qualifying Round 2nd leg match between FK Vojvodina and FC Ajax at TSC Arena on August 01, 2024 in Backa Topola, Serbia. (Photo by Srdjan Stevanovic/Getty Images)
Le peculiarità non mancano. Classe 1989, nativo di Barga e con un passato da preparatore dei portieri nelle categorie minori toscane — senza mai esser stato un calciatore professionista — Francesco Farioli si è laureato in filosofia a Firenze nel 2013 con una tesi dal titolo «Filosofia del gioco: l’estetica del calcio e il ruolo del Portiere», all’interno della quale l’autore fa dialogare Pasolini, Dostoevskij e Sartre con Buffon, Mourinho e Guardiola.
Nel 2017 entra nello staff di De Zerbi, prima al Benevento e poi al Sassuolo. Per intraprendere la carriera da capo allenatore — e per l’ottenimento del patentino Uefa Pro — Farioli è costretto a (ri)cominciare dall’estero, prima in Turchia e poi in Francia: nel 2023-24, da tecnico del Nizza, chiude la Ligue 1 al quinto posto, e un anno dopo è il primo tecnico italiano nella storia dell’Ajax. Il club di Amsterdam — convinto di vivere una stagione di transizione — ha invece accarezzato fino all’ultimo la possibilità di vincere il titolo, salvo poi arrendersi ad un PSV che era a -9 a 5 giornate dalla fine.
Una storia così particolare comporta una scelta di coraggio e convinzione: la Fiorentina di oggi è pronta? È tra le pieghe di questa domanda che si celano i puntini di sospensione. Il campo, d’altro canto, non ha fin qui mentito: le squadre di Farioli per solidità e versatilità si sono sempre fatte riconoscere al primo sguardo. Lo scrive il Corriere Fiorentino.
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