Esodo di esuberi. Come li gestirà la Fiorentina? Pradè e Goretti in azione

Nel mese di giugno la Fiorentina dovrà gestire un vero e proprio esodo di ritorno, con numerosi calciatori in esubero che rientreranno dai rispettivi prestiti. Alcuni saranno reintegrati con entusiasmo, come Nicolas Valentini, tornato dal Verona, mentre altri pongono interrogativi, come Christian Kouame, che rientrerà dall’Empoli reduce da un grave infortunio al crociato. Insieme a loro torneranno anche Alessandro Bianco dal Monza, Oliver Christensen dalla Salernitana (con un contratto lungo fino al 2028), e Abdelhamid Sabiri dall'Al Taawoun, oltre a vari giovani come Amatucci, Gentile, Distefano, Fortini e Lucchesi. In totale, sono almeno dieci i rientri certi al Viola Park.

A questi si aggiungono i giocatori ceduti in prestito con diritto di riscatto, ma che non hanno convinto i rispettivi club. Le uniche eccezioni sembrano essere Biraghi (Torino), Ikoné (Como) e Kayode (Brentford), per i quali i riscatti restano possibili ma non scontati. In caso contrario, anche loro tornerebbero a Firenze, complicando ulteriormente la situazione. Oltre a questi, si attendono i ritorni di Nzola, Sottil, Barak, Brekalo, Infantino e Favasuli, portando il totale dei rientri potenziali a sedici giocatori.

La dirigenza, rappresentata da Pradè e Goretti, si troverà quindi davanti a un compito complesso: trovare sistemazione per molti elementi che non rientrano nei piani tecnici o che non hanno mercato facile. Sarà necessario muoversi con tempismo e lucidità, tra cessioni, eventuali rinnovi e valutazioni tecniche, per evitare un sovraffollamento in rosa e dare equilibrio alla Fiorentina in vista della nuova stagione. Lo scrive il Corriere dello Sport.