Scelte negate
—Sì, ma capita a tutti i tecnici. Non bisogna ricordare solo quello che ci fa comodo: io avrei puntato sul rilancio di Moise Kean, ma ho anche detto no a Retegui, poi capocannoniere.
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Corriere della Sera
Lunghissima intervista al Corriere della Sera per Daniele De Rossi, ex bandiera ed ex allenatore della Roma, che ha confessato di essere in trepidante attesa di una nuova panchina sulla quale sedersi.
Due anni di contratto ancora con la Roma? Si, ma spero di farne presto uno con un altro club. Il contratto non è un vincolo per me. E la regola che impedisce di tornare ad allenare in A nella stagione dell'esonero? Sbagliatissima: tutto il mondo ha regole diverse. La mala-burocrazia che spesso ferma il Paese esiste anche nel calcio. Prendere un patentino di allenatore è come scalare l’Everest e una persona “normale” non può farlo se non ha una carriera nel calcio alle spalle: perché? E perché un proprietario non può far guidare la propria squadra a chi vuole lui? Per non parlare degli stadi che non si riescono a costruire.
Sì, ma capita a tutti i tecnici. Non bisogna ricordare solo quello che ci fa comodo: io avrei puntato sul rilancio di Moise Kean, ma ho anche detto no a Retegui, poi capocannoniere.
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