© RIPRODUZIONE RISERVATA
Roberto De Ponti, direttore del Corriere Fiorentino, ha parlato del caso di razzismo con protagonista Moise Kean. Ecco le sue parole:

Corriere Fiorentino
Roberto De Ponti, direttore del Corriere Fiorentino, ha parlato del caso di razzismo con protagonista Moise Kean. Ecco le sue parole:
Bene ha fatto la Fiorentina a denunciare gli pseudointeristi che lunedì dopo la partita si sono disturbati a insultarti solo perché quattro giorni prima avevi segnato loro due gol e hanno potuto sfogare i loro istinti belluini contro il colore della tua pelle. Bene hanno fatto i tuoi colleghi a dimostrarti solidarietà, bene hanno fatto gli altri club a schierarsi dalla tua parte. Però consolati, Moise, sei in buona compagnia: lo sai che il tuo presidente, Rocco Commisso, non può andare in tribuna a Bergamo perché partono gli insulti? Ha la «colpa» di essere nato in Calabria. E lo sai che il tuo predecessore, Dusan Vlahovic, si becca dello «zingaro» dai tifosi che prima lo osannavano e ora osannano te? Magari è razzismo selettivo, ma sempre di razzismo si tratta. Te lo dicevo, Moise: siamo un Paese così. Ancora, nel 2025.
© RIPRODUZIONE RISERVATA