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Corriere dello Sport

De Gea, a Siviglia l’ultima grande impresa: “Quando fermò Joaquin”

De Gea
David De Gea si prepara ad un'altra grande prova da leader: atteso il suo ritorno in Spagna, suo paese, ma con il giglio sul petto
Redazione VN

16 marzo 2023, stadio Benito Villamarin. Joaquin Sanchez, il capopopolo, compie l'ennesimo incalcolabile dribbling della sua carriera e dai venti metri scaglia un destro potente e preciso. Il boato dei sessantamila beticos presenti viene tappato però dalla manona di richiamo dall'uomo in giallo a difesa della porta United: è una parata che, come scrive il Corriere dello Sport, ammutolisce uno stadio intero, è un pezzo di bravura estremo come tanti per David De Gea, ma vale molto. Sono gli ottavi di finale d'andata dell'Europa League 2022/2023, quella di Siviglia sarà la sua ultima grande notte europea con la maglia del Manchester United, che vincerà sia in Spagna che all'Old Trafford per poi essere eliminato al turno successivo, sempre a Siviglia, allo stadio Sanchez Pizjuan.

De Gea è pronto

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De Gea sa come si fa. Ha giocato soltanto una gara ufficiale sul campo del Betis, ma da quelle parti se lo ricordano bene. È stato soprattutto lui, l'acchiappasogni, a portare avanti lo United nel catino biancoverde. Lo proverà a rifare domani sera, da leader della Fiorentina. Per la prima volta torna nella sua Spagna col giglio sul petto. A distanza di quasi ottocento giorni, tutto, o quasi, è cambiato. Non l'allenatore avversario, Manuel Pellegrini, che era sulla panchina del Betis anche nel marzo 2023; e neanche il momento di forma di De Gea, anzi. Quello che riprenderà posto per la seconda volta tra i pali del Benito Villamarin è un portiere forse migliore, per momento di forma recente, rispetto all'ultima versione coi Red Devils. Per il numero quarantatré sarà la gara numero 104 in una competizione Uefa (quante in pratica quelle collezionate dal resto della rosa di Palladino). In bacheca ha già due Europa League e una Supercoppa Uefa, ora il trentaquattrenne madrileno va a caccia della medaglia più importante anche in Conference, una competizione snobbata dai più (fino a questa fase) ma che ha inciso anche nella sua scelta di venire a Firenze. Queste notti europee sono nel suo destino - la prima arrivò 15 anni fa, nell'agosto 2010, nella finale di Supercoppa contro l'Inter nella quale parò un rigore a Milito -. In attesa di capire se Europa sarà anche l'anno prossimo - discriminante che può incidere anche sulla sua permanenza - De Gea è pronto a guidare i suoi nell'inferno verdiblanco.

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