Il ritorno di Stefano Pioli a Firenze sta suscitando un entusiasmo crescente, tanto nella società quanto tra i tifosi, che vedono in lui una delle scelte migliori per guidare la Fiorentina, forse al pari di Maurizio Sarri. Nonostante i giochi di parole come "Pioli is on Fiore", l’attesa ha una base concreta: il legame forte tra l’allenatore e la città, costruito negli anni passati e rimasto intatto nel tempo.


La Nazione
Da “Pioli is on fire” a “Pioli is in Fiore”: l’entusiasmo di Firenze per Stefano
Pioli appartiene a una generazione di uomini di calcio legati a valori come rispetto, lealtà e senso del gruppo, caratteristiche ormai rare nel calcio moderno. Nonostante una carriera segnata da momenti esaltanti, delusioni e persino una tragedia come la morte di Davide Astori, Pioli è rimasto profondamente legato alla Fiorentina, squadra e città che lo considerano ancora oggi "uno di noi".
Conoscendo bene la natura passionale e spesso instabile dell’ambiente viola, Pioli preferisce un approccio concreto: lavoro silenzioso, adattabilità tattica e idee moderne. Pur essendo un uomo dai valori antichi, le sue proposte calcistiche sono innovative e attuali. Un mix di tradizione e visione che lo rende un candidato ideale per riportare entusiasmo e stabilità sulla panchina della Fiorentina. Lo scrive la Nazione.
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