La giornata di oggi, simbolicamente coincidente con la mezzanotte di San Giovanni, segna la fine di molti prestiti nel calcio e, per la Fiorentina, rappresenta una svolta contrattuale ed economica. Diversi giocatori, protagonisti dell’ultima stagione con Palladino, non saranno riscattati, generando un risparmio complessivo di circa 80 milioni. Tra i casi più complessi c’è quello di Albert Gudmundsson: il mancato verificarsi delle condizioni per l’obbligo di riscatto (a causa di un nuovo ricorso legale) ha spinto la Fiorentina a proporre un nuovo prestito con condizioni riviste, ma il Genoa ha rifiutato, anche perché il giocatore è ambito da altri club italiani e inglesi. Gudmundsson, che desidera restare in viola, resta in attesa di un ultimo tentativo da parte della dirigenza.


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Da Cataldi a Colpani: tornano tutti a casa. E la Fiorentina risparmia 80 milioni
Diversa la situazione per altri calciatori che saluteranno definitivamente Firenze. Danilo Cataldi tornerà alla Lazio, favorita dal ritorno di Sarri; Colpani rientrerà al Monza dopo una stagione condizionata dagli infortuni e da un rendimento incostante; Adli e Zaniolo non verranno riscattati rispettivamente da Milan e Galatasaray, mentre Folorunsho torna al Napoli nonostante il suo desiderio di restare. Edoardo Bove, anche lui non riscattato, farà ritorno alla Roma e dovrà concentrarsi sul recupero fisico per il prosieguo della carriera.
In mezzo a tanti addii, ci sono due conferme importanti: Robin Gosens e Nicolò Fagioli sono stati riscattati dalla Fiorentina. Il primo ha raggiunto la quota di presenze richiesta per far scattare l’acquisto automatico, mentre il secondo è stato confermato grazie alla qualificazione alla Conference League. Per loro il club ha investito complessivamente 20 milioni di euro, mostrando di voler puntare su profili affidabili e pronti per il progetto tecnico di Stefano Pioli. Lo scrive Repubblica Firenze.
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