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Corriere dello Sport

CorSport rammaricato: “L’Europa che conta avrebbe aiutato Kean a rimanere”

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Il Corriere dello Sport si sofferma sul futuro di Moise Kean a Firenze
Redazione VN

Un mese fa, durante il ritiro a Cagliari, c’è stato il primo confronto diretto tra Rocco Commisso e Moise Kean, segnato da stima reciproca e serenità. I due si sono lasciati con l’impegno di risentirsi a stagione conclusa, e quel momento è ormai imminente: dopo l’ultima partita a Udine, la Fiorentina chiuderà ufficialmente l’annata 2024-25 e da lì potrà iniziare il dialogo decisivo sul futuro dell’attaccante. L’obiettivo è chiarire se Kean resterà ancora in viola o se cederà alle lusinghe di altri club.

Le basi per un rilancio in viola ci sono tutte: Kean si è sentito valorizzato a Firenze, ha ritrovato il suo posto nel calcio che conta segnando 24 gol stagionali e riconquistando la maglia della Nazionale. La Fiorentina, dal canto suo, ha creduto in lui quando il suo valore era in calo e ora lo considera un patrimonio. Tuttavia, il legame potrebbe non bastare: la clausola rescissoria da 52 milioni valida tra l’1 e il 15 luglio espone il club a un rischio concreto, e l’assenza dalle coppe europee più prestigiose pesa nel bilancio delle ambizioni comuni. La Conference League, infatti, non è sufficiente per garantire una piena corrispondenza tra le aspettative del giocatore e il progetto del club.


Alla fine, la permanenza di Kean dipenderà dalla sua volontà e dalla capacità della Fiorentina di dimostrare di voler crescere sul mercato e negli obiettivi. Le voci di interesse esterno non mancano e si faranno più pressanti, ma sarà il prossimo confronto con Commisso a dettare le priorità. Se la società saprà presentarsi come una realtà ambiziosa, in grado di supportare anche i sogni azzurri di Kean in vista dei Mondiali 2026, allora la permanenza in viola potrebbe diventare la scelta più naturale. Lo scrive il Corriere dello Sport.