La situazione della Fiorentina è diventata insostenibile: ultimi con soli 6 punti in 14 giornate, senza vittorie da quasi 200 giorni e con la peggior difesa del campionato. I numeri raccontano un crollo totale, dai 16 punti persi da situazione di vantaggio ai 10 gol subiti su palla inattiva. Ma più dei dati preoccupa l’evidenza che la squadra non esiste: non lo era con Pioli, non lo è con Vanoli, e la sensazione dominante è quella di un gruppo incapace di giocare e impossibilitato a vincere.

Corriere dello Sport
CorSport: “Liti sui rigori, Kean che non esulta. Fiorentina, così è inaccettabile”
Con cinque partite rimaste nel girone d’andata, servirebbero almeno 12 punti per tornare in corsa salvezza, un’impresa che oggi appare enorme. La squadra sembra fragile, senza identità né reazioni, destinata a una retrocessione anticipata se non riuscirà a ribaltare completamente il proprio rendimento. L’ambiente vive smarrimento e preoccupazione, mentre ogni gara conferma i limiti strutturali del gruppo.
Anche a Reggio Emilia sono emersi segnali evidenti di disunità interna: dopo il rigore conquistato da Parisi, Mandragora e Kean hanno discusso su chi dovesse calciarlo, con l’intervento di Fagioli e del capitano Ranieri per sedare il diverbio. Mandragora segna, ma Kean non esulta, tornando a centrocampo con lo sguardo basso. Un episodio che riflette in modo chiaro lo stato emotivo e relazionale di una squadra che oggi appare più divisa che mai. Lo scrive il Corriere dello Sport.
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