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GERMOGLI PH: 11 GENNAIO 2025 BAGNO A RIPOLI AL MEDIA CENTER DEL VIOLA PARK SI E' TENUTA LA CONFERENZA STAMPA DELLA FIORENTINA IN VISTA DEL POSTICIPO DI CAMPIONATO CONTRO IL MONZA NELLA FOTO MISTER RAFFAELE PALLADINO
Nella più sorprendente rivoluzione di mercato di gennaio, in una squadra in piena corsa per la Champions League, il testimone passa ora, inevitabilmente, a Raffaele Palladino. La Fiorentina, terza in classifica con una partita da recuperare, era a un punto dal Napoli e a tre dall’Atalanta quando, l’11 dicembre, è avvenuta la rottura con Cristiano Biraghi. Il capitano è stato il primo a finire sul mercato e, pur non avendo più giocato da allora, il suo trasferimento si è concretizzato solo ieri.
Insieme a lui, hanno lasciato la squadra altri sei giocatori, mentre in entrata sono arrivati cinque rinforzi. Tra questi, spicca il curioso caso di Nicolas Valentini: approdato a Firenze, ha lasciato il club senza nemmeno esordire, nel giro di un mese. Una rivoluzione totale, e ora la palla passa a Palladino. Con gli addii di Martinez Quarta, Kayode, Ikoné, Kouame, Valentini, Biraghi e Sottil, la Fiorentina deve ora integrare i nuovi innesti: Pablo Marí, Ndour, Zaniolo e Fagioli, oltre a Folorunsho, unico rinforzo disponibile per quasi tutto gennaio e acquisto prioritario per colmare l’assenza di Bove.
Il risultato è una rosa più snella, ridotta a 23 giocatori (inclusi tre portieri), su cui Palladino dovrà intervenire rapidamente per dare alla squadra una nuova identità e concretezza. L’obiettivo è ritrovare la solidità mostrata in autunno, quando la Fiorentina vinse otto partite consecutive (l’ultima l’8 dicembre contro il Cagliari), e dare continuità ai recenti successi contro Lazio e Genoa, che hanno interrotto un periodo di crisi da soli due punti in sei gare. Lo riporta il Corriere dello Sport.
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