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FLORENCE, ITALY - MARCH 30: Moise Kean of ACF Fiorentina reacts after a goal during the Serie A match between Fiorentina and Atalanta at Stadio Artemio Franchi on March 30, 2025 in Florence, Italy. (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)
"La clausola rescissoria da 52 milioni [nel contratto di Kean] valida sia per l’Italia che per l’estero e in vigore nelle prime due settimane di luglio è una tenaglia da cui la società viola potrebbe essere stritolata", scrive il Corriere dello Sport in edicola oggi. Commisso fa bene, si legge, a mantenere la linea e ad assicurare che farà di tutto per farlo restare, ma sarà costretto a sedersi al tavolo dall'esistenza di questo cavillo voluto dal giocatore. Un errore? No: a ripensare alle condizioni nelle quali è arrivato l'attaccante, a secco di gol nel 2023/24, una scommessa che si era sicuri di vincere.
"La società viola sa bene che su Kean si gioca una buona fetta di credibilità nei confronti di Firenze". La ricetta del CorSport? Presentare a Kean un progetto ambizioso per le prossime stagioni. Che, peraltro, è la clausola di Firenze, ciò che chiedono i tifosi. La clausola esiste, però un traguardo raggiunto al termine di questa stagione, un piano di sviluppo tecnico, un nuovo mercato di alto livello e magari un contratto più robusto per l’attaccante potrebbero permettere alla Fiorentina di passare indenne quei quindici giorni di luglio. Ancora meglio sarebbe sedersi a un tavolo e discutere della clausola stessa, per disinnescarla o anche solo per innalzarla, scoraggiando le società interessate a Moise. Nell’anno che porterà al Mondiale, il ruolo centrale nella Fiorentina potrebbe aiutarlo a crescere ancora, mentre l’avventura in un’altra squadra potrebbe nascondere delle insidie. Basta guardare i top player che hanno lasciato Firenze in questi anni, da Chiesa a Vlahovic fino a Nico Gonzalez: le loro carriere non ne hanno certo tratto giovamento...
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