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NAPLES, ITALY - SEPTEMBER 22: M'Bala Nzola of Pisa SC celebrates after scoring his side first goal during the Serie A match between SSC Napoli and Pisa SC at Stadio Diego Armando Maradona on September 22, 2025 in Naples, Italy. (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)
Il Pisa avrà la spinta di uno stadio che attende questa partita da 34 anni. Non è un fattore da mettere in secondo piano, almeno oggi, perché l’ambiente potrà avere una sua influenza, tanto più che i tifosi viola non saranno molti visto che la Curva Fiesole ha deciso di disertare la trasferta a causa del prezzo elevato dei biglietti.
I nerazzurri, nonostante tre sconfitte di fila, in alcuni frangenti hanno fatto meglio dei viola: il primo tempo della gara persa in casa contro la Roma e lunedì scorso a Napoli, per esempio. Ma anche con Atalanta (a Bergamo l’unico punto conquistato finora) e Udinese la squadra di Gilardino ha dimostrato carattere, voglia e un’identità che sta emergendo. Il problema è essenzialmente in fase offensiva, perché i gol sono pochi: tre (come i viola), di cui nessuno nelle due gare giocate in casa.
Magari il tecnico nerazzurro ed ex bomber della Fiorentina (è nella Top Ten dei marcatori viola “all time”) proverà a caricare Nzola, che a Firenze ha deluso e che è andato a segno proprio nell’ultima partita a Napoli. Di certo, la sensazione della vigilia è che la Fiorentina dovrà trovare se stessa tutta in un colpo per oltrepassare la carica emotiva del momento, la smania del Pisa e il frastuono di uno stadio che pensa a questo derby da molto tempo. Lo scrive il Corriere dello Sport.
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